L’American Academy in Rome è rattristata nell’apprendere della morte del professor Giovanni Uggeri (1965 Affiliated Fellow). Uggeri è stato un archeologo e studioso di fama internazionale nel campo della topografia antica. All’Accademia lo conoscevamo anche come lettore abituale della Arthur & Janet C. Ross Library, fino alla sua morte. Con la sua scomparsa, abbiamo perso un prezioso utente della nostra Biblioteca.
Era nato a Vittoria (Ragusa) nel 1939. Dopo gli studi liceali condotti a Vittoria, si laurea in Lettere Classiche all’Università di Firenze e si perfeziona in Topografia Antica. Tra i suoi maestri: Giovanni Becatti, Luisa Banti, Giacomo Devoto, Paolo Graziosi, Giovanni Pugliese Carratelli, Nereo Alfieri.
Nel 1968, all’Università di Lecce, occupa la cattedra di Topografia dell’Italia Antica, per proseguire poi nelle Università di Firenze, Ferrara, Perugia. Infine, e lungamente, è stato ordinario di topografia e Urbanistica del mondo classico all’Università degli studi “La Sapienza” di Roma.
Innumerevoli gli scavi e le ricerche condotte in Italia (Camarina, Gela, Metaponto, Otranto, Brindisi, Vetulonia, Cosa, Spina) e all’estero (Grecia, Turchia, Egitto, Sudan e Golfo Persico).
I suoi interessi scientifici avevano la qualità di spaziare dalla topografia antica all’archeologia, all’epigrafia romana ed etrusca, all’architettura paleocristiana e alla filologia classica, coniugando le discipline in studi di ampio respiro.
Nella sua specifica ottica di ampio respiro aveva organizzato dei congressi internazionali di Topografia Antica e aveva fondato l’unico organo scientifico della disciplina in sede internazionale, ossia la Rivista di Topografia Antica (Journal of Ancient Topography).
La morte lo ha sorpreso mentre, pubblicato da una settimana il suo libro Spina tra Greci ed Etruschi. Le ceramiche di produzione locale, scritto insieme alla moglie prof.ssa Stella Patitucci, già si era volto a concludere lo studio successivo che aveva in corso per darlo alle stampe.
Chiunque l’abbia conosciuto ne ricorderà la generosità scientifica e umana, l’acutezza e la sottile ironia. A titolo personale, ma come molti altri hanno riconosciuto: era un galantuomo.
L’Accademia ringrazia la Dott.ssa Angela Gallottini per aver fornito informazioni per questo omaggio alla vita e alle realizzazioni di Uggeri.