
SA Smythe
Where Blackness Meets the Sea: On Crisis, Culture, and the Black Mediterranean è un progetto di libro che si concentra sulle rappresentazioni della nerità, della femminilità e della mobilità nella scrittura nera italiana, postcoloniale e migrante, nonché nella cultura popolare e nei movimenti sociali dal 1985 al 2020. Lo studio si serve di analisi letterarie, storiche e geopolitiche per teorizzare l’appartenenza nera in relazione al canone letterario contemporaneo, alla cittadinanza orientata allo Stato e all’etnonazionalismo suprematista bianco. SA Smythe genera anche letture etnografiche di luoghi di perdita, tra cui la morte di rifugiati neri e richiedenti asilo al di là del mar Mediterraneo, per sottolineare l’intreccio tra movimenti sociali neri e migranti nel Mediterraneo e in tutta l’Africa e la sua diaspora. Questo lavoro contribuisce a interventi sempre più necessari quando si considera la reputazione del Mediterraneo come uno dei mari più letali del mondo e dei passaggi di frontiera più pericolosi. Smythe legge la letteratura del Mediterraneo nero per dare coscienza storica alla “crisi della migrazione” e alla rinascita del fascismo in Europa.