Clarissa Tossin

Bvlgari Whitney Biennial AAR Affiliated Artist
17 marzo–3 luglio 2025
Professione
Independent Artist, Los Angeles
Titolo del progetto
Mojo’q che b’ixan ri ixkanulab’/Antes de que los volcanes canten/Before the Volcanoes Sing
Descrizione del progetto

L’opera che ha presentato nell’ottantunesima Whitney Biennial, è Mojo’q che b’ixan ri ixkanulab’/Antes de que los volcanes canten/Before the Volcanoes Sing (2022). Come indica il titolo trilingue, il film considera la traduzione e la risignificazione delle forme linguistiche nella diaspora maya, ripercorrendo il movimento dei popoli maya e dei loro beni culturali attraverso diversi spazi e temporalità. Nel film compaiono l’artista maya ixil Tohil Fidel Brito Bernal, nella John Sowden House di Los Angeles, architettura di Frank Lloyd Wright Jr. in stile “Mayan Revival”, e la poetessa k’iche’ kaqchiquel Rosa Chávez, tra le architetture vernacolari della sua comunità negli altopiani occidentali del Guatemala, mentre riecheggiano i suoni provenienti da repliche stampate in 3D di strumenti a fiato maya. Proprio la creazione di queste repliche, nate dagli ostacoli incontrati per l’utilizzo degli originali conservati nelle collezioni dei musei precolombiani, indicano simbolicamente le lacune prodotte dagli atti di dislocazione, e la possibilità di configurazioni spazio-temporali alternative tra passato e presente.

Biografia

Clarissa Tossin (Porto Alegre, 1993) vive a Los Angeles. Nel suo lavoro utilizza principalmente video e installazioni per produrre narrazioni alternative delle geografie definite da sistemi di colonizzazione e processi di sfruttamento. Spaziando dalla foresta pluviale amazzonica ai crateri marziani, Tossin fonde ricerca e narrazione per proporre storie e futuri speculativi che potrebbero guidare il nostro incerto presente.