Olga Bush
Olga Bush si concentra sulla cultura visiva islamica del Mediterraneo medievale, in particolare nella penisola iberica, e sull’orientalismo europeo e americano del XIX e XX secolo. Gli interessi interdisciplinari della Bush si riflettono nel suo Reframing the Alhambra: Architecture, Poetry, Textiles and Court Ceremonial (2018), libro molto apprezzato, e in un numero speciale della rivista Muqarnas – curato con l’ex direttore dell’AAR Avinoam Shalem e intitolato Gazing Otherwise: Modalities of Seeing in and beyond the Lands of Islam (2015) – che ha impiegato approcci teorici all’estetica e alla costruzione dello sguardo e della visualità nella produzione culturale del mondo islamico. Ha pubblicato capitoli in molti libri e cataloghi nonché saggi su Journal of the Society of Architectural Historians, International Journal of Islamic Architecture, Gesta, Muqarnas e Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, tra gli altri.
Come Resident AAR, Bush intende completare il secondo capitolo e iniziare il terzo del suo libro in corso, Animal, Vegetable, Mineral: Visual Culture of al-Andalus and the Medieval Muslim West in Light of the Environmental Turn. Basato sul pensiero filosofico e scientifico islamico medievale, il progetto esamina il rapporto dell’uomo con la natura e gli esseri non umani e il modo in cui ha plasmato la cultura visiva e l’ambiente costruito nell’Iberia medievale. L’autrice si propone di studiare l’architettura e i numerosi musei della città e, se le condizioni lo permetteranno, recarsi in Sicilia per ammirare i mosaici della Villa Romana del Casale (di interesse immediato per il suo progetto attuale) e rivisitare Palermo, Cefalù e Monreale, siti rilevanti per l’influenza islamica sull’arte e l’architettura normanne.