Carol Mancusi-Ungaro
Una volta Carol Mancusi-Ungaro chiese a Cy Twombly se la sua arte fosse mai stata danneggiata in modo decisivo. Lui rispose: “Solo dai restauratori”. Quella risposta diede il via a una conversazione durata diciannove anni. Grazie a quello scambio, Mancusi-Ungaro si rese conto del primato della voce dell’artista nel determinare ciò che deve essere conservato per i posteri. La sinergia tra artista e conservatore è ciò che si propone di indagare in un libro su Twombly. Nel 1990, Mancusi-Ungaro ha fondato l’Artists Documentation Program, dove gli artisti vengono intervistati sulla materialità e la conservazione. Ha scritto anche su altri artisti. Il suo scritto su Twombly si distinguerà per la ricchezza del nostro impegno e si gioverà del contributo di materiali dall’Archivio della Fondazione Cy Twombly a Roma. L’autrice intende sperimentare la complessità del tempo lungo un certo periodo, un interesse condiviso con l’artista e un fondamento della conservazione, in un luogo dove Twombly ha vissuto. Una simile opportunità consentirà un resoconto più sfumato del suo lavoro con Twombly e inquadrerà il valore del nesso artista/conservatore, ancora privo di voce nelle nostre attività di ricerca.
La fotografia di Carol Mancusi-Ungaro è stata scattata da Roger Picard.