La città: Tracce di memoria urbana
Questa convegno fa parte della serie di due giorni “Celebrating the City”, che si terrà dal 10 all’11 maggio. Ulteriori informazioni su “Reading the City | Leggere la città”, il secondo evento della serie.
Le città, come ogni altra forma di insediamento umano e come le opere d’arte, sono in continuo mutamento, in un processo di formazione e rimodellamento, soggette ad essere cancellate, demolite, ridisegnate, rinnovate e conservate. Come una tela su cui sono documentati visivamente i segni delle attività artistiche—linee, graffi, chiazze di colore e macchie—i paesaggi urbani si accumulano e mostrano attraverso le loro particolari strutture, la pianificazione, l’architettura, i parchi e i monumenti pubblici, storie di creatività urbana e paesaggi di abitanti ancora solo immaginati . Così si potrebbe leggere la pletora di materiali e costruzioni che trasformano uno spazio in un luogo e i segni della memoria e dell’oblio. I siti rappresentano durate e cambiamenti e incarnano il senso del tempo.
Questo convegno ha riunito diversi accademici e intellettuali per discutere la città come un’entità ricordata e costruita—un artefatto architettonico tangibile e un prodotto dei nostri pensieri. Al centro ci sono la storia e le storie personali degli abitanti delle città, riflesse, o meglio impresse, sulla formazione degli spazi urbani della città e sulle sue delicate superfici ricettive.
I partecipanti includono: la storica dell’architettura Esra Akcan (Cornell University); lo storico dell’arte Dario Gamboni (Università di Ginevra); il teorico dell’architettura e giornalista Niklas Maak (FAZ Germania); la storica dell’arte Tanja Michalsky (Bibliotheca Hertziana Roma); l’architetto Eyal Weizman (Goldsmiths, University of London); e l’architetto Mabel O. Wilson (Columbia University).
Scarica un PDF del programma dell’evento.
L’evento sarà presentato su Zoom ed è gratuito e aperto al pubblico. Il convegno inizierà alle 15.00.
La città: Tracce di memoria urbana è co-sponsorizzata dalla Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History.