The Ritual of Breath Is the Rite to Resist
In occasione delle celebrazioni del Black History Month 2025, intitolato There’s Always More, l’American Academy in Rome presenta la proiezione di The Ritual of Breath Is the Rite to Resist.
The Ritual of Breath Is the Rite to Resist è un’opera teatrale da camera del compositore Jonathan Berger (borsista Premio Roma 2017), dell’artista Enrico Riley (borsista Premio Roma 2017) e della poeta Vievee Francis, che risponde all’omicidio di Eric Garner e alla continua perdita di vite Nere per mano delle autorità. L’opera sfrutta il potere della musica, del testo, della danza e dell’arte visiva per creare un’esperienza meditativa profondamente toccante, che mira a evocare empatia e comprensione e a stimolare l’attivismo oltre il palco. La rilevanza internazionale universale dell’opera è palpabile, poiché osserviamo il riverbero di simili atti di violenza in ogni paese del mondo. La situazione specifica di Ritual of Breath diventa una metafora per qualsiasi luogo in cui avvengono azioni di questo tipo, poiché evoca la realtà dell’“altro” nel nostro mondo. Erica, al centro di questa esperienza, ha perso il padre a causa della violenza della polizia. Artista e attivista, chiede alla sua comunità di creare e partecipare a un rituale di guarigione. La sua azione cattura la profonda intimità della perdita personale e il modo in cui le comunità si riuniscono intorno a chi è stato colpito. La performance si svolge in sette movimenti e si conclude con un invito al pubblico a determinare il proprio percorso nella lotta per la giustizia sociale.
Dopo la proiezione, Jonathan Berger, Enrico Riley e Vievee Francis saranno in conversazione con la poeta, artista e scrittrice Wissal Houbabi e la host di podcast e attivista Benedicta Djumpah, con la moderazione della curator-at-large dell’AAR Johanne Affricot.
Il giorno successivo, il 20 febbraio, il pubblico è invitato a tornare in Accademia per partecipare a un’attivazione e a un rituale legato a The Ritual of Breath Is the Rite to Resist. Verrà proiettato il film Her Fight, His Name: The Story of Gwen Carr and Eric Garner (2024), un documentario che racconta la storia di Gwen Carr, madre di Eric Garner, la cui morte nel 2014 per mano della polizia di New York ha dato vita al movimento Black Lives Matter. Nel tentativo di favorire il dialogo, poeti, artisti e studiosi sono invitati a portare riflessioni artistiche da condividere con il gruppo.
L’evento è in collaborazione con l’Hopkins Center for the Arts at Dartmouth College.
Biografie
Jonathan Berger ha ricevuto commissioni dalla National Endowment for the Arts per tre volte e altre importanti commissioni dalle The Mellon and Rockefeller Foundations, Chamber Music America, e numerose società ed ensemble di musica da camera. Tra le sue recenti commissioni figurano le opere, My Lai (commissionata dalla National Endowment, dalla Gerbode Foundation e dall’Harris Theatre) e Leonardo (commissionata dalla 92nd Street Y per il baritono Tyler Duncan), e il suo ciclo di canzoni, Rime Sparse (commissionato dalla Lincoln Center Chamber Music Society e presentato in presentato in anteprima a New York e Chicago, con lasoprano Julia Bullock e i membri della Lincoln Center Chamber Music Society). L’ultimo suo album registrato è quello di My Lai per Smithsonian-Folkways, con il Kronos Quartet, Rinde Eckert e Van Anh Vo. Nel 2017 è stato un Guggenheim fellow e nel 2016 ha vinto il Premio Elliot Carter per la residenza all’American Academy in Rome. Berger è anche il Denning Family Provostial Professor in Music presso la Stanford University.
Benedicta Djumpah è conduttrice e creatrice del podcast The Chronicles of a Black Italian Woman. È un’attivista per i diritti di cittadinanza degli italiani nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri e si occupa di antirazzismo. È nata e cresciuta in provincia di Brescia, e fin da piccola si è appassionata alla politica e alla giustizia sociale. Si è laureata in Relazioni Internazionali alla London Metropolitan University e ha conseguito un LLM in Relazioni Internazionali all’Università UNINT di Roma. Nel 2018 Benedicta ha rappresentato Rosa Parks nel cortometraggio premiato Io Sono Rosa Parks. Sempre nel 2018, è stata selezionata per partecipare alla Policy School fondata dall’ex premier Enrico Letta. Da gennaio 2018 a giugno 2023 collabora con la Temple University Rome dove si occupa di promuovere la diversità e l’inclusione tra studenti, docenti e personale. Ha inoltre coordinato il Black History Month alla Temple Rome con l’obiettivo di celebrare la diaspora africana in Italia. Attualmente lavora presso la NYU di Firenze.
Vievee Francis è autrice di quattro libri di poesia: The Shared World (2023); Forest Primeval, vincitore del Kingsley Tufts Award 2017 e del Hurston Wright Legacy Award; Horse in the Dark, vincitore del Cave Canem Northwestern University Press Poetry Prize; e Blue-Tail Fly. Le sue opere sono apparse in tutto il mondo. Francis ha scritto il libretto dell’opera transdisciplinare The Ritual of Breath Is the Rite to Resist. Nel 2024 ha ricevuto un Guggenheim Fellowship, nel 2021 il premio Aiken Taylor per la poesia americana moderna. Ha inoltre ricevuto un Rona Jaffe Award e una Kresge Fellowship. È docente di inglese e scrittura creativa al Dartmouth College. Ha in uscita due libri di poesia, un libro di memorie e, dalla Polonia, Selected Works.
Wissal Houbabi è una poeta performativa, artista, scrittrice, direttrice artistica di Spore e hip hop head. Con la sua poesia prova a rompere le maglie della linguistica e del linguaggio poetico, usando le parole come argilla e interrogando il rapporto tra lingue e dialetti, tra suono, stigma e senso. La sua ricerca ha una dichiarata prospettiva politica, associa la ricerca della bellezza alla dignità e intende la ricerca poetica come radicale ricerca del noi. Ha realizzato workshop, percorsi, progetti di poesia con varie istituzioni culturali e artistiche, tra le quali Iuav, Goethe-Institut, Museo delle Civiltà, MUDEC Tra i suoi lavori: La Madelaine de Proust – La Vache qui Rit, pubblicato in Visible: Art as Policies for Care. Socially Engaged Art (2010–Ongoing); Una gran puzza di merda nell’aria, presentato al Milano Re-Mapped Summer Festival, al Compraverde 23 e alla XV Abba Cup; Attitudine. Anatomia di un occhio tagliato (Einaudi, 2023); phonomuseum_rome presso Museo delle Civiltà; Offesissima presso Ar/ge Kunst Bolzano e molto altro.
Enrico Riley è George Frederick Jewett Professor of Studio Art al Dartmouth College di Hanover, NH. Attualmente vive a Norwich, VT. Ha conseguito un BA in Visual Studies presso il Dartmouth College e un MFA in pittura presso la Yale University School of Art. Ha ricevuto una fellowship dalla John Simon Guggenheim Memorial Foundation, un Rome Prize in Visual Arts e un American Academy of Arts and Letters Purchase Prize in pittura. Ha esposto le sue opere a livello nazionale e internazionale. Tra le mostre selezionate figurano Jenkins Johnson Projects, Brooklyn, NY, Crystal Bridges Museum of American Art, Bentonville, AR, The American Academy in Rome, Roma, Italia, The Virginia Museum of Fine Arts in Richmond, VA. Columbus Museum, Columbus, Georgia, Nasher Sculpture Center, Dallas, Texas, American Academy of Arts and Letters di New York City, Hood Museum of Art, Hanover, NH. È uno dei principali collaboratori creativi dell’opera transdisciplinare The Ritual of Breath Is the Rite to Resist, andato in scena al Lincoln Center For the Arts nell’estate del 2024. Il lavoro di Riley è stato recensito da Art New England, The New Criterion, The Hudson Review e The New York Times. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, tra cui: Crystal Bridges Museum of American Art, The Virginia Museum of Fine Art, The Studio Museum in Harlem, The Columbus Museum, e The Hood Museum of Fine Art. È rappresentato dalla galleria Jenkins-Johnson.
I visitatori dell’American Academy in Rome sono pregati di mostrare un documento d’identità all’ingresso. Non è possibile accedere con bagagli o zaini di dimensioni superiori a cm 40 x 35 x 15. Non sono disponibili armadietti né guardaroba. Non è permesso portare animali (ad eccezione dei cani guida).
L’Accademia è accessibile agli utenti in sedia a rotelle e a coloro che devono evitare le scale. Si prega di inviare una email all’indirizzo tours@aarome.org se voi o qualcuno del vostro gruppo utilizza una sedia a rotelle o altri dispositivi di mobilità, così da poter garantire la migliore facilità di accesso ai visitatori. Se siete persone con disabilità o condizioni mediche che potrebbero richiedere particolari accorgimenti, vi preghiamo di inviarci un’email all’indirizzo tours@aarome.org.
L’evento è in collaborazione con l’Hopkins Center for the Arts at Dartmouth College.