The Horizon Leans Forward
Scroll down for English.
The Horizon Leans Forward, 2023
di Mia Masaoka per il quartetto d’archi MIVOS e strumenti elettronici
Mi commuovono profondamente le prime prospettive tridimensionali che si trovano nelle opere di Piero della Francesca, che è probabilmente uno dei primi artisti a conferire ai suoi paesaggi un senso di profondità tridimensionale, o addirittura il primo a rappresentare un senso di spazio sul piano lineare bidimensionale su tela. Di qui il titolo del progetto, The Horizon Leans Forward, un omaggio, proprio a Piero della Francesca. Ho avuto l’opportunità di soggiornare nella Casa Rustica dell’AAR, approfondire la mia conoscenza su come l’elemento uditivo/visivo – o su come il nostro udito e il nostro ascolto – si colleghi, negli ambienti spaziali, al visivo e al paesaggio, in relazione al modo in cui abitualmente vediamo e sentiamo, per poi reinterpretarla in un quartetto d’archi. Per me, questo è stato un percorso di ricerca nella spazialità e nel suono, un percorso che dura da tutta la vita, e una continua indagine per creare pezzi che abbiano un senso di collocazione nello spazio attraverso il mezzo del suono. Le Onde Sinusoidali elettroniche, o “Tonalità differenziali”, sono espressione vibrazionale organica della relazione di frequenza di Hertz e creano, insieme alle vibrazioni del quartetto d’archi, il loro proprio paesaggio, o paesaggio sonoro.
Il titolo, The Horizon Leans Forward, è tratto da un componimento di Maya Angelou. Gli orizzonti spesso sono elemento integrante del paesaggio, come per Piero della Francesca. Il verso completo recita: “L’orizzonte si piega in avanti, offrendoti spazio per fare nuovi passi di cambiamento.” Voglio creare l’atmosfera di una passeggiata in un paesaggio, in un paesaggio sonoro, un viaggio, e, verso la fine della camminata, c’è un meraviglioso senso di speranza per il mondo.
Un orizzonte che si piega, una frase che richiama il componimento di Maya Angelou, è tuttavia un angolo inclinato verso la speranza, in un’epoca in cui il mondo si rivela tanto faticoso a livello personale. Trovo che questa metafora sia di particolare ispirazione per me stessa e, auspicabilmente, anche per gli altri.
Biografia
Miya Masaoka è compositrice, sound artist e musicista. Le sue opere esplorano il mondo naturale, la percezione corporea della vibrazione e del movimento. Al tempo stesso mette in primo piano complesse relazioni timbriche insieme a performance e riferimenti sociali e storici. Sia che registri dentro oggetti fisici, piante o il corpo umano, o che registri all’interno di spazi architettonicamente risonanti o, all’aperto, in canyon risonanti, Masaoka crea incongruenze che alimentano il paradosso della condizione contemporanea.
L’opera di Masaoka è stata presentata in festival e spazi espositivi di tutto il mondo, tra cui la Biennale di Venezia, Park Avenue Armory, MoMA PS1, il Kunstmuseum di Bonn, l’Institute of Contemporary Art di Philadelphia e il Museo di Arte contemporanea di Chicago. Artista pluripremiata, Masaoka è stata insignita del John Simon Guggenheim Foundation Award, della borsa di studio Fulbright, dell’Alpert Award, del Doris Duke Award e della Studio Artist Residency presso Park Avenue Armory.
Tra gli incarichi e le collaborazioni vi sono: la BBC Scottish Symphony Orchestra, il Glasgow Choir, l’International Contemporary Ensemble (ICE), il gruppo Bang on a Can, il Jack String Quartet, il Del Sol String Quartet, Momenta, l’S.E.M. Ensemble, Joan Jeanrenaud del Kronos Quartet, Kathryn Bates and Olivia di Prato of MIVOS.
Come improvvisatrice, Masaoka si è esibita e ha registrato con artisti come Pauline Oliveros, Cecil Taylor, Pharoah Sanders, Henry Brandt e Christian Wolfe, Anthony Braxton, Andrew Cyrille, Reggie Workman, Zeena Parkins e Myra Melford.
Masaoka ha insegnato alla New York University, e al Sound program della Milton Avery School of the Arts presso il Bard College. Attualmente è alla Columbia University, dove è professore associato presso il Dipartimento di Arti Visive e direttore del Sound Art Program, percorso ibrido con il Computer Music Center. I suoi scritti sono stati pubblicati da The Theater Review (NYU), Periferies (Harvard); un saggio curato da Douglas Kahn e Pia Van Gelder è in corso di pubblicazione.
Attualmente è artista residente presso l’American Academy in Rome come vincitrice del Luciano Berio Rome Prize.
The Horizon Leans Forward
The Horizon Leans Forward, 2023
by Miya Masaoka for MIVOS String Quartet and electronics
I am deeply moved by the first 3-Dimensional perspective painting in the works of Piero della Francesca who is arguably one of the first artists to articulate a sense of 3-D depth in his landscapes, or the first to depict a sense of space on the two-dimensional linear plane on a canvas. Thus, the title of the project, The Horizon Leans Forward, in a nod to Piero.
I have had the opportunity to reside in Casa Rustica at the American Academy in Rome, deepen my understanding of how the aural/visual—or how our hearing and listening in spatial environments connects to the visual and the landscape, in both our seeing and hearing practices, and then interpreted in a string quartet. For me, this has been a path of lifelong research with spatiality and sound, and my continued inquiry for making pieces with a sense of location in space through the medium of sound. The electronic Sine Waves, or “Difference Tones,” are an organic vibrational expression of the Hertz frequency relationship, and together with the vibrations of the String Quartet create their own landscape, or soundscape.
The title, The Horizon Leans Forward, is a phrase from a poem by Maya Angelou. Horizons are often an integral element of landscape, such as with Piero’s. The full phrase is, “the horizon leans forward, offering you space to place new steps of change.” I wish to create an atmosphere of a walk in a landscape, in a soundscape, a journey, and, towards the end of the walk, there is a marvelous sense of hope for the world.
A leaning horizon, a phrase referencing the Maya Angelou poem, however, is an angle tilted toward hope in a time when the world can be so personally challenging. I find this metaphor to be particularly uplifting for myself and hopefully for others as well.
Biography
Miya Masaoka is a composer, sound artist, and musician. Her work explores the natural world, bodily perception of vibration, movement, and time while foregrounding complex timbre relationships alongside performance, social, and historical references. Whether recording inside physical objects, plants, or the human body, or within architecturally resonant spaces or outdoor resonant canyons, she creates incongruencies that feed the paradox of the contemporary condition.
Masaoka’s work has been exhibited internationally at festivals and venues including the Venice Biennale, Park Avenue Armory, MoMA PS1, Kunstmuseum Bonn, Institute of Contemporary Art Philadelphia, and the Museum of Contemporary Art Chicago.
An award-winning artist, Masaoka has received the John Simon Guggenheim Foundation Award, the Fulbright, the Alpert Award, the Doris Duke Award, and the Studio Artist Residency at Park Avenue Armory.
She has been commissioned by and collaborated with the BBC Scottish Symphony Orchestra, the Glasgow Choir, International Contemporary Ensemble (ICE), Bang on a Can, the Jack String Quartet, Del Sol String Quartet, Momenta, the S.E.M. Ensemble, Joan Jeanrenaud of Kronos, Kathryn Bates, and Olivia di Prato of MIVOS, among others.
As an improviser, Masaoka has performed and recorded with artists such as Pauline Oliveros, Cecil Taylor, Pharoah Sanders, Henry Brandt, Christian Wolfe, Anthony Braxton, Andrew Cyrille, Reggie Workman, Zeena Parkins, and Myra Melford.
Masaoka has held teaching positions at New York University, the Sound program at the Milton Avery School of the Arts at Bard College. She is now at Columbia University, where she is an associate professor in the Visual Arts Department and director of the Sound Art Program, a hybrid program with the Computer Music Center. Her writings have been published by The Theater Review (NYU) and Peripheries (Harvard) and will appear in an upcoming essay edited by Douglas Kahn and Pia Van Gelder.
Masaoka is currently in residence at the American Academy in Rome as a 2023 recipient of the Luciano Berio Rome Prize.